Il mio racconto “L’età dell’amore” sulla rivista Fralerighe

 Ora scendono insieme per l’antico ed arduo greto, lungo il sentiero. Si inoltrano attenti tra il ricco fogliame, tra gli arbusti folti ed irti. Li lambiscono da ambo i lati i faggi e i grossi lecci assaliti dai rovi, le cui figure adunche e snelle ne emergono a stento. È l’ora ormai tarda del giorno in cui il sole, già basso all’orizzonte, ne esalta il profilo, filtra e occhieggia tra i rami ozioso, frugando tra gli spazi e le ombre, indorando le foglie. E tutto è calmo laggiù, di una pace serafica, cullato dal ronzare assiduo e monotono delle cicale schiantate dal caldo, mentre qualche fringuello in volo di ramo in ramo a volte li desta. (leggi tutto il racconto)

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