Bach di Pedro Eiras

 Con la sua struttura singolare e l’alta consapevolezza di stile che la contraddistingue, Bach di Pedro Eiras è senza dubbio una delle novità editoriali più interessanti degli ultimi mesi.

Il romanzo/non romanzo infatti, costituito da 14 sezioni indipendenti, ognuna affidata a una voce narrante spesso lontana nello spazio e nel tempo dal Bach personaggio storico, esibisce il primo dei suoi numerosi pregi nel fatto di rinunciare alla “storia”, a un intreccio nel senso tradizionale del termine, in modo da risultare una biografia anomala ma alquanto preziosa del grande musicista tedesco e una riflessione profonda, di grande intelligenza, sulla musica in generale nonché sui valori e sulle vicende che noi tutti condividiamo nella vita di ogni giorno. Continua a leggere

L’età della rovina, un’intervista a Francesco Tronci

Un grazie a Francesco Tronci che sul canale youtube di Lankenauta ci ha parlato de L’età della rovina (Il ramo e la foglia edizioni), suo romanzo d’esordio.

Molto interessanti, a mio avviso, le sue riflessioni sul linguaggio e sulla manipolazione delle parole operata dal mondo della politica, sulla precarietà del mercato del lavoro e sulla povertà degli ultimi.

Qui il link della diretta:

         

Il giardino di Sophia

  Secondo titolo dedicato da Il ramo e la foglia alla poesia portoghese, anche questo curato e tradotto da Roberto Maggiani, Il giardino di Sofia ci propone una ricca scelta di poesie di Sophia de Mello Breyner Andresen, unanimemente riconosciuta come la più grande e celebre poetessa portoghese contemporanea, autrice anche di saggi, articoli, racconti per l’infanzia e testi per il teatro, nonché vincitrice nel 1999 del premio Camões, il più importante riconoscimento letterario per gli autori di lingua portoghese. Continua a leggere

La mafia nello zaino, un’intervista ad Alessandro Cortese

  Ho avuto il piacere di porre qualche domanda ad Alessandro Cortese che con il suo La mafia nello zaino. Il bimbo, il nano e l’assassino, edito da poco da Il ramo e la foglia edizioni, ci propone un romanzo teatrale, nel quale le maschere indossate dai personaggi sono necessarie per condurre una vita normale solo in apparenza ma non possono essere mantenute di fronte allo sguardo ingenuo e sincero di un picciriddu siciliano che si interroga sulla mafia. Continua a leggere

Memorie di un’avventuriera

  Ho avuto il piacere di conversare con la scrittrice Emanuela Monti che, in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo “Memorie di un’avventuriera. Liberamente ispirato alla vita di Aphra Behn” (Il ramo e la foglia edizioni), ha accettato l’invito della redazione di Lankenauta e ci ha parlato della drammaturga inglese Aphra Behn, una femminista ante litteram.

Qui, sul nostro canale, la diretta:

         

Poco allegretto: Roberto Maggiani ci parla del poeta portoghese Manuel de Freitas

  In occasione dell’uscita di “Poco allegretto“, silloge poetica di Manuel de Freitas edita da Il ramo e la foglia edizioni, ho avuto il piacere di parlarne con Roberto Maggiani, curatore e traduttore del volume, nonché (come vedrete) persona davvero squisita.

Il video sul canale youtube di Lankenauta (iscrivetevi).

         

Poco allegretto

  Terzo titolo della collana Poesia della casa editrice Il ramo e la foglia edizioni, Poco allegretto è una preziosa quanto piacevole raccolta di rime che porta all’attenzione dei lettori italiani l’opera del poeta portoghese Manuel De Freitas, una voce molto apprezzata in patria ma poco conosciuta nel nostro paese.

È una silloge, curata e tradotta da Roberto Maggiani, che ci propone una scelta molto ampia di liriche (vanno dal 2000, anno di pubblicazione di Todos contentes e Eu Também, primo titolo del poeta, al 2014, anno in cui ha visto la luce Ubi sunt) e che dunque ha il merito di fornirci un ritratto a tutto tondo di uno degli autori più originali ed interessanti della poesia portoghese contemporanea, un autore che ha fatto dell’ordinario, e della irrimediabile caducità delle cose, l’oggetto privilegiato del suo poetare. Continua a leggere

Rethorica novissima

  Con il titolo eloquente di Rethorica novissima, richiamo esplicito alla Rhetorica novissima di Boncompagno da Signa, opera con la quale sembra condividere un certo spirito giocoso e provocatorio, Il ramo e la foglia edizioni ha da poco dato alle stampe l’ultima prova poetica di Gualberto Alvino, una singolare raccolta di rime in cui a farla da maggiore è senza dubbio la spiccata propensione alla sperimentazione linguistica e alla ricerca formale, nonché un notevole ed esibito amore per la parola, vista la ferma volontà di restituire a quest’ultima, in ogni pagina di questa preziosa edizione, la dignità poetica che gli era propria prima che fosse svilita e svenduta dal poetichese, dall’insignificante, standardizzata, iperproduzione di versi odierna (“e comunque la questione si eterna / sciogliersi dalle grinfie del poetichese” ci vien detto a chiare lettere in Questioni preliminari) Continua a leggere

Le rovinose, un’intervista a Concetta D’Angeli

  Ho avuto il piacere di porre qualche domanda a Concetta D’Angeli, autrice de Le rovinose (Il ramo e la foglia edizioni), un romanzo che nel ripercorrere gli episodi dell’amicizia turbolenta tra Silvana e Clara ci conduce a piè pari nell’Italia degli anni di piombo, in un periodo storico segnato dalla violenza del terrorismo ma anche da cambiamenti epocali, da conquiste significative in ambito giuridico e civile che hanno permesso alle donne di affrancarsi sempre più da una società patriarcale e maschilista. Continua a leggere

Acrobazie. Storie brevi e brevissime

  Da poco giunta in libreria per i tipi de Il ramo e la foglia edizioni, Acrobazie. Storie brevi e brevissime di Alessandro Trasciatti è un’agile, esuberante, raccolta di prose fortemente pervasa da atmosfere assurde e paradossali, al limite del verosimile, frutto delle circonvoluzioni della mente di una voce narrante che attinge materia narrativa dai sogni e dagli incubi, dalle vicende della vita di ogni giorno, senza paura di mostrarsi agli occhi del lettore con le proprie incertezze e fragilità, i desideri irrealizzati e le fantasie illimitate. Con un tono a volte dolente e nostalgico, a volte ironico, a seconda del pezzo, ma sempre con una grande cura formale, l’autore delinea in questo modo, assai efficacemente, il ritratto di un io spesso contraddittorio, a volte involuto, fortemente propenso ad affidarsi alla propria mirabolante immaginazione ma non per questo meno proteso alla ricerca di senso in un mondo fenomenico che difficilmente si lascia decifrare in termini razionali, con le strutture e i paradigmi tradizionali. Continua a leggere