Francesca Rita Rombolà parla di “Che cosa siamo, che cosa non siamo” su Poesiaeletteratura.it. La ringrazio davvero molto.
Ricevere un apprezzamento da chi scrive da anni (e bene) fa piacere e rende sereni.
“Ed è ancora possibile parlare d’amore, d’amore vero, sincero, normale, pieno, fecondo fra un uomo e una donna? Sembra chiedersi e chiedere Gianluca Massimini in modo indiretto e quasi inconscio. Ogni racconto credo voglia (o quantomeno si sforza) dare una risposta a tali domande sottintese e velatamente nascoste. Infatti viene proposta una sfumatura improvvisa o una sfaccettatura possibile del rapporto amoroso che può essere costruito, sentito, adattato, percepito a situazioni, luoghi, finalità, mezzi che la società post-moderna e in metamorfosi via via sembra proporre, condizionare, far nascere o far morire. Ogni personaggio (forse più quello maschile che femminile) appare fragile, come avvolto da una sorta di inconsistenza o di incorporeità che lo fa quasi apparire inesistente o fugace come polvere sollevata dal vento.”
Questo il link:http://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/2016/07/sfumatura-improvvisa-sfaccettatura-possibile-del-rapporto-amoroso/
Francesca Rita Rombolà è poetessa e scrittrice. E’ autrice di numerose raccolte poetiche, tra cui PETALI GRIGI (finalista al Premio Viareggio e al Premio Montale 2004) e di romanzi e racconti (il suo romanzo ULTIMI GIORNI DI NOVEMBRE ha ricevuto una menzione speciale al premio letterario “Elio Vittorini” 1994). Scrive su Poesiaeletteratura, su Kelvin 273 e PrimaPaginaOnLine.org. Collabora con la THOTH EDIZIONI.