Bugie e altri racconti morali

  Affidata quasi per intero alla voce narrante di Elizabeth Costello, già alter ego di Coetzee nel romanzo omonimo del 2003, ciò che più sorprende di quest’ultima raccolta dello scrittore sudafricano (Bugie e altri racconti morali, pp. 104, proposto a fine maggio da Einaudi) è senza dubbio la grande capacità di far emergere e sviluppare situazioni emblematiche partendo da dettagli minimi o da piccoli gesti, da pensieri essenziali, anche da quelli apparentemente più semplici e che si rivelano invece, alla lunga, importantissimi, assumendo spesso nella mente dei personaggi, e nella loro vita, un valore assoluto.

Oggetto del narrare sono infatti delle brevi vicende quotidiane riportate in modo sobrio e diretto, senza affettazioni, a cui seguono spesso i dubbi, i sensi di colpa, le domande senza risposta che i protagonisti del libro si portano dentro o pongono agli altri, e quindi a se stessi, nell’intenzione quasi sempre palese di aprirsi a un dialogo che possa condurli a una rivelazione autentica o a una lucida consapevolezza, a dare un nome alle cose e alle persone che li circondano, anche alle più familiari (“Nemmeno noi nasciamo con la faccia. Ci vuole molta pazienza a tirare fuori una faccia, come ad accendere il fuoco dal carbone. Io ti ho tirato fuori una faccia dalle tue profondità. […] È stato come evocare un’anima.” dice Elizabeth Costello al figlio John in La vecchia e i gatti). Continua a leggere

Altravana: la Cuba di Davide Barilli

  Ho apprezzato molto il nuovo libro di Davide Barilli Cuba. Altravana: nel cuore di una città perduta (Giulio Perrone Editore, 2019). L’ho trovato bello e appassionante e ho voluto scriverne in questa pagina. Buona lettura!

 Il primo dei tanti pregi di questo nuovo libro di Davide Barilli, Cuba. Altravana: nel cuore di una città perduta (Giulio Perrone Editore, pp. 212, euro 15), è senza dubbio la straordinaria capacità dell’autore di avvincere per pagine e pagine senza mai incorrere in una caduta di tono o di stile, coinvolgendo il lettore in una affabulazione ricca e polifonica dalla quale immagini, luoghi e una nuda umanità emergono con una autenticità tale da rendere senza dubbio giustizia ad una città poliedrica e contraddittoria, unica per la sua storia e per le vicende che l’hanno vista protagonista, per certi versi surreale, e che lo stesso conosce a menadito.

Sembra, infatti, davvero che Barilli ci conduca per mano nel reticolo delle strade, nelle piazze, nei mercati di questa metropoli che, come ci ricorda, va toccata, annusata, percorsa a piedi «come un corpo vasto e molle in cui sprofondare» per essere compresa appieno, anche «a costo di struggersi, Continua a leggere