Racconti crudeli

La collana formebrevi della Del Vecchio si arricchisce in questi giorni di un ulteriore pezzo pregiato che non dovrebbe mancare nella biblioteca degli amanti della letteratura latinoamericana. Con il titolo Racconti crudeli l’editore romano ci propone infatti, nella traduzione di Elisa Montanelli e con la prefazione di Loris Tassi, ben due raccolte di Abelardo Castillo, Las otras puertas e Cuentos crueles, con le quali intende dare il via al progetto di pubblicazione dell’intero corpus dei racconti dello scrittore argentino.

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Un posto difficile da raggiungere

  Scritti con grande perizia e connotati da uno stile sobrio, ponderato, che ama mettere sotto la giusta luce cose e singoli eventi, i racconti di Gianluigi Bodi proposti da Arkadia con il titolo di Un posto difficile da raggiungere rivelano in modo indiscutibile la notevole familiarità dello scrittore veneziano con la narrazione breve, una forma che appare tra le sue mani lo strumento ideale per indagare tra i piccoli e grandi avvenimenti, soprattutto interiori, che caratterizzano la vita di noi tutti. Continua a leggere

Isolane. Luciuzza e altri racconti

 Da poco disponibile per i tipi di Les Flâneurs, Isolane. Luciuzza e altri racconti di Maria Messina è una raccolta di novelle che potrà contribuire parecchio alla riscoperta di un’autrice che, poco celebre in vita, fu però molto apprezzata dalle voci autorevoli e dai maggiori intellettuali del suo tempo (con alcuni dei quali intrattenne anche una fervida corrispondenza, si veda il carteggio con Verga, la cui pubblicazione negli anni Settanta le ha restituito una meritata visibilità), e il cui nome iniziò a riscuotere maggior credito solo a partire dagli anni Ottanta, quando Leonardo Sciascia lo accostò a quelli di Verga e Pirandello, giungendo a definirla “una Mansfield siciliana”, ed Elvira Sellerio ne promosse la pubblicazione delle opere. Continua a leggere

La legge di frustrazione universale

  Nata dalla volontà di Dots Edizioni di riunire alcuni pezzi apparsi sul Blog struggente di un formidabile genio, il diario di bordo di un giovane millennial che si destreggia fra relazioni, precariato e microdrammi quotidiani, La legge di frustrazione universale di Renato Nicassio è una raccolta di racconti, caratterizzata da una vena spiccatamente ironica, che mira a disegnare i tracciati, i percorsi di vita di un odierno trenta/quarantenne, con lo scopo di delineare “i tratti di un’identità collettiva condivisa, quella della generazione dei nati negli anni ’80“. Continua a leggere

Angeli sigillati. I bambini e la sofferenza nell’opera di F.M. Dostoevskij

 Per chi ama e vorrebbe approfondire la conoscenza dell’opera di Dostoevskij, opera – come sappiamo – tra le più grandi e affascinanti di ogni tempo, di enorme utilità può apparire Angeli sigillati. I bambini e la sofferenza nell’opera di F.M. Dostoevskij di Antonina Nocera, un ampio e valido saggio edito da Franco Angeli dedicato a una costante della produzione letteraria dello scrittore russo, la figura del bambino che soffre o patisce in quanto vittima di una violenza subita o di un’azione malvagia. Continua a leggere

Roman! Breve elogio del romanzo in terra di Francia

  Con un’estrema chiarezza e una piacevole leggerezza – insolita si direbbe, vista la veste spesso severa indossata dai più in ambito saggistico – Roman! Breve elogio del romanzo in terra di Francia di Andrea Vannicelli, edito da Oligo, si propone di ripercorre la storia del romanzo francese degli ultimi due secoli attraverso rapidi, sferzanti ritratti dei suoi autori maggiori: Balzac dell’immaginifico, Stendhal l’avventuriero, Flaubert l’antiromantico, Hugo lo storico, Zola il sociologo, Jules Verne l’inventore della fantascienza, e ancora, a seguire: Marcel Proust, Albert Camus, Jean Paul Sartre, fino ad Annie Ernaux, recente premio Nobel, a Houellebecq e a Carrère. Continua a leggere

Bach di Pedro Eiras

 Con la sua struttura singolare e l’alta consapevolezza di stile che la contraddistingue, Bach di Pedro Eiras è senza dubbio una delle novità editoriali più interessanti degli ultimi mesi.

Il romanzo/non romanzo infatti, costituito da 14 sezioni indipendenti, ognuna affidata a una voce narrante spesso lontana nello spazio e nel tempo dal Bach personaggio storico, esibisce il primo dei suoi numerosi pregi nel fatto di rinunciare alla “storia”, a un intreccio nel senso tradizionale del termine, in modo da risultare una biografia anomala ma alquanto preziosa del grande musicista tedesco e una riflessione profonda, di grande intelligenza, sulla musica in generale nonché sui valori e sulle vicende che noi tutti condividiamo nella vita di ogni giorno. Continua a leggere

Il Finimondo. Dal vostro inviato nella città dei morti, un’intervista ad Antonio Moresco

Conversare con Antonio Moresco è stato davvero un piacere. È una persona squisita, estremamente gentile, molto interessante.

Abbiamo parlato del suo racconto “Il Finimondo. Dal vostro inviato nella città dei morti” (Tetra-), di Maradona, di Freud, di Pasolini, della nostra Italia e dell’essere scrittore oggi.

Qui la diretta:

         

Anatomia del potere. Orgia, Porcile, Calderón. Pasolini drammaturgo vs. Pasolini filosofo

  Nel centenario della nascita di Pasolini, un anno estremamente ricco di iniziative e di proposte editoriali dedicate al poeta di Casarsa, sembra meritare quanto meno una menzione il recente Anatomia del potere. Orgia, Porcile, Calderòn. Pasolini drammaturgo vs. Pasolini filosofo (Metauro Edizioni), prezioso contributo di Georgios Katsantonis, dottore di ricerca in letterature moderne e comparate presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e fresco vincitore della 37° edizione del Premio Pier Paolo Pasolini. Continua a leggere

La linea dei passi

  Se quella del viaggio è forse la metafora più appropriata per indicare un percorso che può coincidere con la nostra vita e se il fatto di scriverne, di scegliere le parole e le frasi più adatte, può aiutare a rinvenire un segno, una traccia in cui chi ha viaggiato si riconosce fino a prendere atto del proprio nome nonché del proprio volto, allora i racconti presenti ne La linea dei passi (Edizioni Helicon) di Enzo Rega paiono riuscire appieno nell’intento di fornire al lettore il senso di un itinerarium e di restituire a posteriori i tratti e la fisionomia compiuta di un autore che ha fatto della volontà di indagare e di capire il mondo che lo circonda la cifra maggiore della sua ricerca. Continua a leggere

Fantasmi, un’intervista a Paolo Panzacchi

Il mio ringraziamento va a Paolo Panzacchi che nella diretta sul canale youtube di Lankenauta ci ha parlato di Fantasmi, il suo ultimo romanzo, edito da Clown Bianco Edizioni.

Quali sono i fantasmi che ci portiamo dentro e con i quali dobbiamo fare i conti? Come riuscire a guardare avanti e, soprattutto, quanto è importante avere nella vita una seconda occasione? Queste sono alcune delle domande a cui abbiamo tentato di rispondere.

Qui la diretta:

         

Il giardino di Sophia

  Secondo titolo dedicato da Il ramo e la foglia alla poesia portoghese, anche questo curato e tradotto da Roberto Maggiani, Il giardino di Sofia ci propone una ricca scelta di poesie di Sophia de Mello Breyner Andresen, unanimemente riconosciuta come la più grande e celebre poetessa portoghese contemporanea, autrice anche di saggi, articoli, racconti per l’infanzia e testi per il teatro, nonché vincitrice nel 1999 del premio Camões, il più importante riconoscimento letterario per gli autori di lingua portoghese. Continua a leggere

Il mostro di Firenze e altri racconti

  Giunta alla quinta candidatura allo Strega in pochi anni – cosa che dovrebbe dirla lunga sul valore e sulle capacità di questa autrice che non sembra ancora godere della visibilità e della notorietà che di certo merita – Lodovica San Guedoro vi concorre quest’anno con Il mostro di Firenze e altri racconti, una raccolta che, dopo gli amorevoli toni di Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé… e di Amor che torni… e la lucida, spietata invettiva di S’io fossi foco, conferma pienamente tutto ciò che di pregio abbiamo conosciuto nelle sue opere precedenti. Continua a leggere

Voce del verbo mare

  A qualche anno da Le ore del terrore (L’Arcolaio) e dopo i racconti di Vi dichiaro marito e morte (Ensemble), Simone Consorti torna in libreria con Voce del verbo mare (Arcipelago Itaca), una preziosa silloge poetica che con una grande felicità espressiva ci cala nel tempo etereo e indecifrabile dell’attesa, un’attesa dalla forte impronta messianica, dietro la quale non si fatica a cogliere un’accorata preghiera levata al cielo affinché un dio finalmente si riveli e il mondo tradisca il proprio senso. Continua a leggere

Interno rosso Marte

  Edita di recente da Gattomerlino Superstripes nella collana Quaderni di pagine nuove, Interno rosso Marte di Rosaria Ragni Licinio è una breve ma alquanto significativa silloge poetica che ha la rara capacità di esprimere in versi fulgidi, dalla forte impronta icastica, la dissonanza odierna tra l’io e il mondo che lo circonda e lo stordimento acuto che ne segue. Sembra infatti che l’esigenza primaria di questa poesia così decisamente connotata dal tormento e da una agonia onnipresente sia quella di dare voce a una condizione di profondo smarrimento, e quindi di straniamento, dovuta a un quotidiano ostile che priva di parola e che colpisce al cuore (“ma qualcosa mi brucia / anche il cuore, / qualcosa qui accende / un mare / di memoria e di zinco.“), che annienta e toglie il fiato per sfinimento, per sottrazione di vita, condizione a cui paiono alludere anche i versi di Bellezza posti in epigrafe, in cui la notte viene evocata come un balsamo salvifico o come il rifugio conquistato e strenuamente difeso nei confronti di un ordinarietà che insistentemente bussa alla porta, che affligge e che disarma, che incessantemente disfa i giochi predisposti ingenuamente dall’io per lasciarlo sbigottito dinanzi al vuoto. Continua a leggere

Rogozov

  Da poco disponibile per i tipi di TerraRossa Edizioni, Rogozov di Mauro Maraschi è un breve, interessante romanzo che, attraverso uno stile asettico e impersonale, quasi documentaristico visto l’ampio ricorso alle note e alle appendici ma dall’esito volutamente paradossale, sembra avere molto da dire sulle dinamiche comportamentali del contemporaneo, sulle relazioni e sulle fissazioni che spesso le regolano, sulle piccole o grandi manie con cui abbiamo a che fare, nonché sui meccanismi a volte incomprensibili della mente, di per sé lodevole quando si spende con grande fervore nella ricerca di una possibile spiegazione delle eventi e delle cose ma assai poco attendibile quando si affida a dottrine dai principi assai discutibili, spesso spacciate per verità inconfutabili, sebbene appaiano da subito insensate anche ai più ingenui. Maraschi ci parla di tutto ciò ponendo al centro della vicenda narrativa la vita di Ruggero Gargano, un uomo a dir poco contraddittorio, dal temperamento candido e sognatore ma anche cinico e integralista, sicuramente eccentrico, ma nel quale non si fa fatica a scorgere un fiero esemplare della strana umanità che ogni giorno frequentiamo. Continua a leggere

Poco allegretto

  Terzo titolo della collana Poesia della casa editrice Il ramo e la foglia edizioni, Poco allegretto è una preziosa quanto piacevole raccolta di rime che porta all’attenzione dei lettori italiani l’opera del poeta portoghese Manuel De Freitas, una voce molto apprezzata in patria ma poco conosciuta nel nostro paese.

È una silloge, curata e tradotta da Roberto Maggiani, che ci propone una scelta molto ampia di liriche (vanno dal 2000, anno di pubblicazione di Todos contentes e Eu Também, primo titolo del poeta, al 2014, anno in cui ha visto la luce Ubi sunt) e che dunque ha il merito di fornirci un ritratto a tutto tondo di uno degli autori più originali ed interessanti della poesia portoghese contemporanea, un autore che ha fatto dell’ordinario, e della irrimediabile caducità delle cose, l’oggetto privilegiato del suo poetare. Continua a leggere

La Notte Padana

  La collana Montparnasse dell’editore Les Flâneurs si arricchisce in questi giorni di un nuovo titolo, La Notte Padana di Paolo Risi, un giallo dal ritmo incalzante e dalla trama ben congegnata a cui va il merito di non conoscere passi falsi né cali di tensione. Protagonista della vicenda, nonché voce narrante, è il giornalista Greg Stefanoni, un uomo che conduce una vita del tutto ordinaria, fatta di precarietà e di poche soddisfazioni, passata perlopiù a scrivere articoli di poco conto su inaugurazioni, furti e incidenti stradali per il piccolo quotidiano di provincia da cui il romanzo prende il titolo, e ad assistere una madre affetta da demenza senile che non ricorda più neanche il nome del figlio. A ciò, particolare non secondario e utile elemento per una giusta caratterizzazione del personaggio, si aggiungono le tante domande su un matrimonio finito e su di una figlia che ormai vive lontana e con cui ogni possibile legame sembra essersi deteriorato. Continua a leggere

Rethorica novissima

  Con il titolo eloquente di Rethorica novissima, richiamo esplicito alla Rhetorica novissima di Boncompagno da Signa, opera con la quale sembra condividere un certo spirito giocoso e provocatorio, Il ramo e la foglia edizioni ha da poco dato alle stampe l’ultima prova poetica di Gualberto Alvino, una singolare raccolta di rime in cui a farla da maggiore è senza dubbio la spiccata propensione alla sperimentazione linguistica e alla ricerca formale, nonché un notevole ed esibito amore per la parola, vista la ferma volontà di restituire a quest’ultima, in ogni pagina di questa preziosa edizione, la dignità poetica che gli era propria prima che fosse svilita e svenduta dal poetichese, dall’insignificante, standardizzata, iperproduzione di versi odierna (“e comunque la questione si eterna / sciogliersi dalle grinfie del poetichese” ci vien detto a chiare lettere in Questioni preliminari) Continua a leggere

Pensa il risveglio

  A quasi dieci anni di distanza da Cacciatori di frodo, l’esordio che lo ha imposto all’attenzione dei lettori e con il quale è stato finalista al Calvino e candidato allo Strega, Alessandro Cinquegrani torna in libreria con Pensa il risveglio (TerrarossaEdizioni), un romanzo avvincente, per non dire spiazzante, che rivela sin dalle prime pagine un’abilità non comune nel condurre il lettore in un viaggio per certi versi onirico e straniante nel quale i diversi piani narrativi si sovrappongono, spesso si fondono, generando un cortocircuito inaspettato che riesce a dare ad ogni elemento citato dal narratore una profondità insolita e un significato molteplice, di sicuro mai scontato. Continua a leggere

“Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé…” e “Amor che torni” di Lodovica San Guedoro

articolo a cura di Alessandra Micheli

Questa recensione è la più difficile della mia carriera di blogger.
È di “Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé…” e di “Amor che torni…” (Felix Krull Editore), insieme un romanzo sentimentale autobiografico di circa mille pagine, opera di un’autrice che in poco tempo è divenuta la mia preferita.
La San Guedoro, che ho conosciuto per la sua penna irriverente, sarcastica e anche, permettetemelo, deliziosamente crudele.
Libri che raccontano in profondità e nella loro interezza questo strano essere chiamato uomo e le sue aberrazioni.
E ho iniziato a amarla anche per quel suo piglio intellettuale, mai stanco di lotta, mai stanco di gridare la sua indignazione al mondo, per svegliarlo dal suo nefasto torpore. Continua a leggere

Biografia di un biografo. Poesie 1990-2000

  A pochi mesi da Acrobazie, la raccolta di prose edita da Il ramo e la foglia Edizioni di cui abbiamo apprezzato la vena surreale e la piacevole predilezione per la contravvenzione alle regole del gioco, Alessandro Trasciatti torna in libreria con un nuovo libro, la raccolta di poesie Biografia di un biografo (peQuod), che raduna tutte le rime da lui scritte nell’arco del decennio 1990-2000, alcune mai pubblicate prima, altre comparse su riviste o in plaquette e condivise solo con un pubblico ristretto di amici e di sodali, alle quali fa seguito una biografia immaginaria del poeta Roberto Amato (La casa del poeta). Continua a leggere

La disputa sul raki e altre storie di vendetta

  Contraddistinta da uno stile sobrio ed immediato nonché da una conoscenza profonda della cultura e della società albanese odierne, La disputa sul raki e altre storie di vendetta (Besa Muci Editore) è un’interessante raccolta di racconti di Fabio M. Rocchi a cui va il merito di proporre una lettura estremamente acuta dell’Albania contemporanea, qui ritratta nei suoi molteplici aspetti.

Pur avendo infatti come filo conduttore il tema della vendetta, esibito già nel titolo, le pagine di Rocchi allargano il proprio sguardo a tanti altri elementi della più stretta attualità di questo Paese, quali il periodo di transizione, l’emigrazione, l’emancipazione femminile, l’incontro tra culture, l’integrazione, con il risultato di restituire al meglio sotto il profilo culturale, economico e sociale, una realtà che da qualche decennio si è lasciata alle spalle la tremenda esperienza del regime per andare incontro al futuro a braccia aperte, nel nome del riscatto e del rilancio, della ricostruzione. Continua a leggere

Io

Da poco disponibile per i tipi di Manni, Io di Massimo Parizzi è un romanzo, spiccatamente sperimentale per le soluzioni narrative adottate, che ci racconta la vita di un uomo colta nei suoi momenti essenziali, dalla nascita all’età adulta, da quando ragazzino sognava di salire sulla tettoia del garage in cortile e si poneva domande sul mondo a quando, ormai anziano, compra un fiocco per la nascita del nipote. Sono elementi che ci indurrebbero, e con buone ragioni, ad inserire l’opera nell’ambito del romanzo di formazione, cosa probabilmente corretta, se non fosse troppo riduttivo volerla definire una semplice biografia romanzata. Continua a leggere

Acrobazie. Storie brevi e brevissime

  Da poco giunta in libreria per i tipi de Il ramo e la foglia edizioni, Acrobazie. Storie brevi e brevissime di Alessandro Trasciatti è un’agile, esuberante, raccolta di prose fortemente pervasa da atmosfere assurde e paradossali, al limite del verosimile, frutto delle circonvoluzioni della mente di una voce narrante che attinge materia narrativa dai sogni e dagli incubi, dalle vicende della vita di ogni giorno, senza paura di mostrarsi agli occhi del lettore con le proprie incertezze e fragilità, i desideri irrealizzati e le fantasie illimitate. Con un tono a volte dolente e nostalgico, a volte ironico, a seconda del pezzo, ma sempre con una grande cura formale, l’autore delinea in questo modo, assai efficacemente, il ritratto di un io spesso contraddittorio, a volte involuto, fortemente propenso ad affidarsi alla propria mirabolante immaginazione ma non per questo meno proteso alla ricerca di senso in un mondo fenomenico che difficilmente si lascia decifrare in termini razionali, con le strutture e i paradigmi tradizionali. Continua a leggere