Sul racconto, un’intervista a Maurizio Vicedomini

  Che cos’è un racconto? Quali sono gli elementi che lo caratterizzano? Possiamo intenderlo, ad ogni modo, solo come un breve testo narrativo? E può essere la lunghezza l’unico aspetto che ci permette di stabilire la giusta differenza tra un racconto e un romanzo, tra un racconto lungo e un romanzo breve? Prendendo a prestito un celebre titolo, insomma, di cosa parliamo quando parliamo di racconti? Lo abbiamo chiesto a Maurizio Vicedomini, scrittore, editor, direttore della rivista culturale Grado Zero, nonché autore di un recente saggio sull’argomento, Sul racconto (Les Flaneurs Edizioni, 2019), un contributo a nostro avviso lucido ed intelligente che mette in chiaro come nel mondo della critica e delle lettere, nonostante le tante definizioni teoriche avanzate sul campo da più direzioni, non si sia ancora pervenuti ad una definizione unanime, convincente, di questo oggetto misterioso.

Gentile Maurizio, è ormai d’uso comune, non solo nel mondo editoriale, definire un racconto come un breve testo narrativo, che può essere raccolto in volume assieme ad altri testi della stessa natura, o che può apparire in rivista con facilità, ma al di là di tutto ciò possono essere questi gli aspetti che ci aiutano a capire cos’è un racconto? Continua a leggere

Sul racconto

  “E allora può capitare che un bel momento resti una parola – il cui significato ci è vagamente chiaro – e scompaiano i limiti entro cui assume senso. Una di queste parole è racconto.”

Maurizio Vicedomini, Sul racconto. Calvino, Cortazar, Hemingway James, Wallace, Les Flaneurs Edizioni, 2019

  L’intento manifesto di questo breve saggio di Maurizio Vicedomini (Sul racconto. Calvino, Cortazar, Hemingway, James, Wallace, Les Flâneurs Edizioni, 2019, pp. 162) è quello di fare chiarezza, per quanto sia possibile, sulle declinazioni, sulle sfumature, ma anche sulle storture, che il termine racconto ha subito finora, sia in ambito critico che editoriale. “La mancanza di una definizione precisa – ci dice infatti l’autore nelle prime pagine, – (…) genera incoerenze, incomprensioni, false attribuzioni. Non sappiamo, in fin dei conti, di cosa stiamo parlando“. Da qui l’esigenza di pervenire innanzitutto a una spiegazione sensata di questa parola, che consenta al contempo di rinvenire delle linee guida, premessa necessaria per poter approfondire in seguito, nel dettaglio, alcune riflessioni critiche sulla Continua a leggere