A ciascuno il suo lago

  Una lettura davvero interessante. Sembra proprio che tutto, in questi racconti, miri a spiazzare, a stravolgere i canoni.

“Usciva la mattina e senza saperlo prendeva con sé tutto: i libri, il mobilio, la chitarra, i cuscini, le porte, le finestre, tutti i ricordi passati, il profumo delle arance e il sapore della pera che aveva sfiorato con le labbra, tutto il tempo e una fotografia in cui noi in una doppia esposizione nuotiamo nel mare blu scuro.”

Nenad Joldeski, A ciascuno il suo lago, Mimesis, 2019, trad. di Davide Fanciullo.

  Sembra davvero che tutto, in questa breve raccolta di racconti del giovane autore macedone Nenad Joldeski (A ciascuno il suo lago, Mimesis, 2019, edita nella bella collana Elit. European literature curata da Massimo Rizzante, dedicata ai vincitori dello European Prize for Literature) miri a spiazzare, a sovvertire i canoni, ad aggirarli, lasciando il lettore – almeno al primo approccio – privo di appigli e di riferimenti: dal fatto che da subito la voce narrante cancelli quanto ha appena scritto portandolo nel vivo della redazione di un racconto nel racconto, metodo che ricorre più volte all’interno Continua a leggere