L’età dell’amore, per un giovane scrittore, è quella che lo accompagna fino al punto ove giunto nel percorso, ed essendo Massimini giovane, l’amore che racconta è quello giovane, sensuale e panico. I suoi racconti si muovono tra vitalismo e riflessione intima, fra ricerca di un’alterità e narrazione di vissuti, più o meno fantasticati. (leggi tutto)
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Enzo Rega recensisce “L’età dell’amore” su Poetrywave
“Gentile Signora, se avessi più tempo le scriverei una lettera più breve”. Con questa citazione da Voltaire, posta come esergo, il pescarese, trapiantato a Vicenza, Gianluca Massimini apre il suo volume di racconti L’età dell’amore. È la stessa frase che Leonardo Sciascia aveva riferito nella postfazione che accompagnava il suo romanzo (breve) Il giorno della civetta. Ciò a dire che la brevità, come ricerca dell’essenza, di ciò che è essenziale, è a sua volta il frutto di un lungo lavoro. (leggi tutta la recensione)